LA COMPAGNIA

Il Teatro delle Ariette è un’associazione culturale che produce, studia, organizza e promuove teatro.
E’ nata nel 1996 e da allora fa teatro nelle case, nei forni, negli ospedali, nelle scuole, per le strade, nelle piazze, persino nei campi e in mezzo alle campagne, ma anche....
IL TEATRO

Il Deposito Attrezzi delle Ariette diventa ufficialmente un teatro.
Prende il nome del luogo che lo accoglie e della compagnia che lo abita.
Si chiama Teatro delle Ariette.
Un teatro in mezzo ai campi, per sancire un patto tra l’uomo e la natura.
LA TERRA

Quando siamo arrivati, nell'autunno dell'89, la terra delle Ariette era già lì.
Non l’abbiamo mai vista come un campo da coltivare, piuttosto un mondo da abitare, un punto d’incontro, un tramite tra noi e il mistero.
Una maestra da cui imparare a guardare, ascoltare, farsi domande.
In PRIMO PIANO
FESTE D’ALTRI TEMPI 25 aprile - 1°maggio al Teatro delle Ariette
Il Teatro delle Ariette è un gruppo storico ed eroico di teatranti e
contadini che fondano nella concretezza materiale dell’esperienza e delle
tradizioni della loro terra la loro voce teatrale. Alle Ariette si mangia certo
ma ormai è un dettaglio: si cammina in punta di piedi nelle loro storie, nelle
loro vite, si ascolta affascinati il ritmo delle stagioni (della natura come
della vita), i passaggi, i racconti piccoli autobiografici e al tempo stesso
universali che toccano tutti nel profondo. Le Ariette stanno lì per dirci, e
dimostrare con i fatti e con l’amore (per la terra, per il teatro, per il
prossimo), che un altro mondo (esteriore e interiore) è possibile, non bucolico
né agreste né campestre né contadino, ma intimo, personale, spirituale. Le
Ariette non hanno paura di fare fatica, di sprizzare sudore, di sporcarsi le
mani: è per questo che è impossibile non fidarsi di Paola Berselli, Stefano
Pasquini e Maurizio Ferraresi, è per questo che è impossibile non volergli bene.
Un teatro non solo, non più, da mangiare ma anche da gustare, assaporare,
sentire, vedere, respirare.
una pagina dove potete trovare gli
scritti che ci hanno tenuti "in dialogo" durante il
periodo di lockdown della fine 2020 inizio 2021
25 aprile e 1° maggio sono ancora date importanti nella nostra vita?
Forse sì, i nostri genitori e i nostri nonni ce ne hanno parlato spesso, sembrano appartenere ad un passato remoto, ma nonostante tutto continuiamo a festeggiarle. Oggi possono essere l’occasione per una vacanza, per qualche giorno di riposo, per un bel “ponte”, ma possono essere anche un momento di incontro e di condivisione sui valori fondanti della nostra vita e della nostra comunità.
Il mondo corre velocemente. Spesso ci sentiamo sopraffatti, non capiamo quello che ci sta capitando, cerchiamo risposte che non riusciamo a trovare.
Abbiamo chiesto a due artisti che da sempre si confrontano con la contemporaneità e con i temi caldi che riguardano l’umano di portarci il loro teatro per darci l’occasione non solo di stare insieme, ma soprattutto di riflettere sul nostro presente interrogando la memoria.
E noi come sempre, accogliendovi a braccia aperte, ci mettiamo un grande tavolo della pace e un bel couscous.
Venerdì 25 aprile
ore 13 COUSCOUS CONDIVISO
Noi ci mettiamo i tavoli, i coperti, il couscous e il vino; chi lo desidera può portare qualcosa da condividere.
ore 15 DEL CORAGGIO SILENZIOSO
di e con Marco Baliani
musiche Mirto Baliani
Di solito si associa alla parola “coraggio”, un’azione eclatante, dettata da un’urgenza impellente, un’azione che sfida la morte e se ne appropria. Ma c’è un altro tipo di coraggio, silenzioso e non appariscente. Il coraggio silenzioso agisce nell’essere umano quasi inaspettatamente, non presuppone una tempra guerriera, non si aspetta ricompensa.
Del coraggio silenzioso è composto da cinque narrazioni, cinque situazioni estreme, ove far illuminare cinque esistenze, che, grazie al racconto, divengono, in quel luogo effimero e potente che è la scena teatrale, cinque testimonianze di taciturno coraggio.
Giovedì 1 maggio
ore 13 COUSCOUS CONDIVISO
Noi ci mettiamo i tavoli, i coperti, il couscous e il vino; chi lo desidera può portare qualcosa da condividere.
ore 15 VIA DEL POPOLO
di e con Saverio La Ruina
Premio UBU 2023 Miglior nuovo testo italiano
Via del popolo, un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività.
Due uomini percorrono via del Popolo, un uomo del presente e un uomo del passato. Il primo impegna 2 minuti per percorrere 200 metri, il secondo 30 minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata. Ai negozi sono subentrati i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali. Via del Popolo è il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. Ma quei duecento metri rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto con i padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore.
Info e prenotazioni allo 051 6704373 - 6704819 WhatsApp 338 8389138
Con il patrocinio del Comune di Valsamoggia
ABBIAMO VINTO UN PREMIO!
PREMIO DELLA CRITICA 2020
TEATRO DELLE ARIETTE
Motivazione
Roma, 19 novembre 2021
Il presidente ANCT
Giulio Baffi
In dialogo
IN Tournée
dal 03/05/2025 al 04/05/2025 |
11/05/2025 |
dal 15/05/2025 al 17/05/2025 |
dal 19/05/2025 al 21/05/2025 |
05/06/2025 |
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