A TEATRO NELLE CASE 2006
VITE
pippo delbono
racconti di giugno

Spesso incontro attori o attrici che lavorano troppo sui personaggi e non riescono più ad essere persone nella vita, ma personaggi sempre. Io preferisco che un attore rimanga persona nella vita e provi a essere persona anche sulla scena.
Quando scopro un mistero in una persona, il mio lavoro è quello di ricreare in teatro le condizioni perché questo mistero si riveli in tutto il suo straordinario. Con gli attori lavoro spesso indirizzandoli a perdere le loro difese sulla scena e a ricercare qualcosa che c'entra con la trasparenza, così che possa emergere la loro naturale bellezza. Una bellezza che appartiene alla vita.
Questo per me è importante perché comunque la vita è sempre molto più grande del teatro.

Racconti di giugno è un assolo fortemente autobiografico, diretto, dove l'attore-autore si spoglia di tutte le difese teatrali.
Dice Pippo Delbono che Racconti di giugno è
la curiosità per gli altri.
il senso nascosto delle relazioni.
il filo rosso degli invaghimenti negli spettacoli.
la coscienza di una bellezza senza confini nelle storie.
l'ardore non solo etico nelle scene della vita e nelle scene del teatro.
il lato dei desideri non espressi ma mostrati.
l'estasi delle cose che ti perdono e che gli altri non ti perdonano.
le coincidenze (tante) di giugno, il mese in cui sono nato.
quel qualcosa di se stessi mai detto forse perché mai chiesto.