A TEATRO NELLE CASE 2017
TERRITORI DA CUCIRE # 2
STRANIERI
TEATRO DELLE ALBE
RUMORE DI ACQUE
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
regia Marco Martinelli
in scena Alessandro Renda
musiche Guy Klucevsek
spazio, luci, costumi Ermanna Montanari, Enrico Isola
sartoria e capi vintage Laura Graziani Alta Moda, A.N.G.E.L.O.
direzione tecnica Enrico Isola
tecnico del suono Andrea Villich
realizzazione scene squadra tecnica Teatro delle Albe Fabio Ceroni, Luca Fagioli, Danilo Maniscalco, Dennis Masotti con il contributo di Amir Sharifpour (Opera Ovunque)
promozione Marcella Nonni, Silvia Pagliano, Francesca Venturi
coproduzione Ravenna Festival, Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, "Circuito del Mito" della Regione Siciliana, Sensi Contemporanei
con il patrocinio di Amnesty International
Secondo capitolo della trilogia "Ravenna-Mazzara del Vallo", nasce nel 2010 su invito del Ravenna Festival, che identifica nella compagnia ravennate e nel suo impegno con molte delle banlieue e dei luoghi periferici del mondo, l'interlocutore ideale. Gli affida il compito di raccontare dei rapporti fra le due sponde del mare nostrum. E quel che vien fuori è il trittico: "Cercatori di tracce da Sofocle" - esito festante di un laboratorio che Marco Martinelli e Alessandro Renda hanno guidato con una cinquantina di ragazzi tunisini e siciliani -, "Rumore di acque", appunto, e "Mare Bianco", film documentario, in cui Alessandro Renda racconta del millenario andirivieni fra le due sponde del Mediterraneo
- dai Fenici ai Greci, dagli Arabi ai Normanni, fino agli sbarchi di profughi di questi ultimi decenni.
È proprio su questa tragedia contemporanea, che fa focus "Rumore di acque": un monologo, in cui un sedicente Generale della Marina è impegnato in un meticoloso, quanto insensato compito di catalogazione dei profughi
- quasi che l'ossessivo sistemare potesse in qualche modo contribuire a trovare un senso. Non fa che citare numeri. Ad ogni numero corrisponde un nome. Per ogni nome una storia
- in nessun caso a lieto fine -, dell'ennesimo disperato, salpato dall'Africa in cerca di fortuna. Una litania di storie dure. Quella di Youssoupha, ad esempio, scafista per gioco, ma poi davvero irretito dall'avidità del facile guadagno, al punto da improvvisarsi Caronte di compaesani, per diventarne invece compagno di morte. E poi quella di Sakinà. Un "carico prezioso", lei e le altre ragazze, forse vittime di abusi in patria e importate per il trastullo dei bianchi: un carico prezioso finito in fondo al mare, dove quelle ossa son diventate corallo e perle, quegli occhi. O, ancora, la storia di Jasmine, la cui dura traversata non è finita in pasto ai pesci. Ottocento metri di nuotata pazza e disperatissima per salvare sé e l'amica; e poi il 'porto sicuro' nella casa di un ottantenne a cui badare. E fargli "anche quella cosa là" è il tributo alla scampata morte.
Scritto e diretto da Marco Martinelli dopo alcuni anni passati in Sicilia e presentato per la prima volta all'interno di Ravenna Festival 2010, "Rumore di acque" ha avuto una lunga vita in Italia e all'estero. Si sono moltiplicate le traduzioni, le pubblicazioni e le messe in scena: in Francia, in Germania, in Romania, negli Stati Uniti, da Chicago a New York all'Oregon, e poi in Brasile, in Cile, e anche in una singolare edizione "corale" in Belgio, a Mons capitale europea della cultura 2015.
Alessandro Renda
Alessandro Renda nasce a Ravenna nel 1979. Da adolescente si avvicina al Teatro delle Albe partecipando ad alcuni laboratori della non-scuola. Dal 1998 è attore del Teatro delle Albe, in scena in spettacoli come I Polacchi (1999), Baldus (2000), Salmagundi (2004), LEBEN (2006), Stranieri (2008), Rumore di acque (2010). All'interno della compagnia è anche 'guida' dei laboratori della non-scuola (di cui ha seguito anche le esperienze di Scampia, Rio de Janeiro, Mazara del Vallo e New York). Dal 2003 è il responsabile video del Teatro delle Albe, creatore di 'traduzioni' in video degli spettacoli e documentarista di esperienze teatrali in giro per il mondo.
Sabato 23 settembre ore 21.00
Teatro delle Ariette
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Prenotazione
obbligatoria allo 0516704373