Acqua salata
un film di Stafano Massari e Stefano Pasquini
soggetto e sceneggiatura Paola Berselli, Stefano Pasquini
immagini, fotografia e montaggio Carlotta Cicci, Stefano Massari
organizzazione e comunicazione Irene Bartolini, Paola Berselli
produzione Teatro delle Ariette 2017
Una compagnia teatrale, il Teatro delle Ariette, attraversa il territorio di Valsamoggia (BO) a bordo di una piccola roulotte trainata da una 2 Cavalli bianca. Un manifesto esce dal tettuccio aperto, un megafono rosa amplifica la pubblicità dello spettacolo serale "Io, il couscous e Albert Camus". Si parla di stranieri, con gli stranieri, e di un'antica sorgente di acqua salata.
"6 agosto 2017. Dopo tre mesi finalmente la pioggia.
Un temporale vero. Con i tuoni, i fulmini e soprattutto l'acqua. Che finalmente ha bagnato la terra.
Ti sto aspettando. Fino a qualche mese fa non ti conoscevo, e adesso siamo diventati amici.
Ti sto aspettando perché stasera dobbiamo incontrarci, davanti al pozzo della sorgente dell'Acqua Salata, quella di Rio Marzatore, a 100 metri da casa mia.
Tu non la conosci quella sorgente, non sai niente della sua storia.
Dicono i geologi che sia una sorgente di acqua fossile, cioè che sia una sacca di acqua di mare, acqua di mare rimasta imprigionata tra le cavità della roccia quando il mare, che migliaia di anni fa ricopriva queste terre, si è ritirato. Lo stesso mare che divide la tua terra dalla mia.
Adesso quell'acqua risale alla superficie attraverso le crepe della terra".
Abbiamo scritto queste parole aspettando l'arrivo di Rachid Bouzida e dei suoi amici per l'intervista conclusiva della prima fase della terza edizione del progetto TERRITORI DA CUCIRE.
In questa prima fase, cominciata in primavera, abbiamo approfondito un dialogo con amici stranieri che conoscevamo da tempo e costruito nuove relazioni con comunità e associazioni di stranieri presenti sul nostro territorio, il Comune di Valsamoggia.
Grazie alla loro collaborazione abbiamo realizzato con successo, nel mese di luglio, la tournée dello spettacolo "Io, il couscous e Albert Camus" nelle cinque piazze del nostro nuovo e immenso comune, nato nel 2014 dalla fusione di cinque comuni della provincia di Bologna (Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno).
Alla fine di ogni replica, condividendo con gli spettatori il couscous preparato durante lo spettacolo, la scena e la piazza si sono trasformate in Assemblea e tanti cittadini, di qualsiasi origine, hanno potuto esprimere e confrontare idee, pensieri ed esperienze vissute.
In agosto ci siamo trovati a riflettere su tutto quello che avevamo imparato e scoperto lungo il cammino, e abbiamo deciso di restituire il nostro pensiero in forma di film.
Con le immagini, i racconti e le testimonianze che ci hanno regalato i cittadini incontrati durante il percorso del progetto e la tournée dello spettacolo, abbiamo cercato (praticamente a zero budget) di realizzare un film semplice e sincero. Per raccontare quello che avevamo vissuto, il sentimento che aveva attraversato questa girandola di incontri umani potenti, destabillizzanti, commoventi e disarmanti.
soggetto e sceneggiatura Paola Berselli, Stefano Pasquini
immagini, fotografia e montaggio Carlotta Cicci, Stefano Massari
organizzazione e comunicazione Irene Bartolini, Paola Berselli
produzione Teatro delle Ariette 2017
Una compagnia teatrale, il Teatro delle Ariette, attraversa il territorio di Valsamoggia (BO) a bordo di una piccola roulotte trainata da una 2 Cavalli bianca. Un manifesto esce dal tettuccio aperto, un megafono rosa amplifica la pubblicità dello spettacolo serale "Io, il couscous e Albert Camus". Si parla di stranieri, con gli stranieri, e di un'antica sorgente di acqua salata.
"6 agosto 2017. Dopo tre mesi finalmente la pioggia.
Un temporale vero. Con i tuoni, i fulmini e soprattutto l'acqua. Che finalmente ha bagnato la terra.
Ti sto aspettando. Fino a qualche mese fa non ti conoscevo, e adesso siamo diventati amici.
Ti sto aspettando perché stasera dobbiamo incontrarci, davanti al pozzo della sorgente dell'Acqua Salata, quella di Rio Marzatore, a 100 metri da casa mia.
Tu non la conosci quella sorgente, non sai niente della sua storia.
Dicono i geologi che sia una sorgente di acqua fossile, cioè che sia una sacca di acqua di mare, acqua di mare rimasta imprigionata tra le cavità della roccia quando il mare, che migliaia di anni fa ricopriva queste terre, si è ritirato. Lo stesso mare che divide la tua terra dalla mia.
Adesso quell'acqua risale alla superficie attraverso le crepe della terra".
Abbiamo scritto queste parole aspettando l'arrivo di Rachid Bouzida e dei suoi amici per l'intervista conclusiva della prima fase della terza edizione del progetto TERRITORI DA CUCIRE.
In questa prima fase, cominciata in primavera, abbiamo approfondito un dialogo con amici stranieri che conoscevamo da tempo e costruito nuove relazioni con comunità e associazioni di stranieri presenti sul nostro territorio, il Comune di Valsamoggia.
Grazie alla loro collaborazione abbiamo realizzato con successo, nel mese di luglio, la tournée dello spettacolo "Io, il couscous e Albert Camus" nelle cinque piazze del nostro nuovo e immenso comune, nato nel 2014 dalla fusione di cinque comuni della provincia di Bologna (Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno).
Alla fine di ogni replica, condividendo con gli spettatori il couscous preparato durante lo spettacolo, la scena e la piazza si sono trasformate in Assemblea e tanti cittadini, di qualsiasi origine, hanno potuto esprimere e confrontare idee, pensieri ed esperienze vissute.
In agosto ci siamo trovati a riflettere su tutto quello che avevamo imparato e scoperto lungo il cammino, e abbiamo deciso di restituire il nostro pensiero in forma di film.
Con le immagini, i racconti e le testimonianze che ci hanno regalato i cittadini incontrati durante il percorso del progetto e la tournée dello spettacolo, abbiamo cercato (praticamente a zero budget) di realizzare un film semplice e sincero. Per raccontare quello che avevamo vissuto, il sentimento che aveva attraversato questa girandola di incontri umani potenti, destabillizzanti, commoventi e disarmanti.