LES RÊVES DE CALAIS
ideazione e progetto Paola Berselli e Stefano Pasquini
montaggio e regia video Stefano Massari
immagini Gregorio Fiorentini, Stefano Massari
collaborazione Giancarlo Sissa
produzione Teatro delle Ariette
realizzato nel marzo 2008 durante la residenza "Libert&eacure;s de séjour" del Teatro delle Ariette a Le Channel, Scène nationale di Calais
durata 50'
I sogni di una città, degli abitanti di una città, i sogni.
Quelli che si fanno a occhi aperti e quelli che si fanno nel sonno, nel buio del sonno.
I sogni che ci sorprendono sempre, tanto sono veri e misteriosi.
Quali sono i sogni di Calais, città di vento e di gabbiani?
Normalmente si pensa che gli attori amino molto parlare di fronte a un pubblico che li ascolta, che potrebbero parlare delle ore senza fatica. Che quando aprono la bocca hanno sempre qualcosa da dirci, come profeti, maestri o professori.
Senza contraddire questo comune pensiero, la nostra azione vuole sottolineare il fatto che noi amiamo ascoltare in silenzio e che non c'è dialogo, confronto e incontro senza la meraviglia dell'ascolto.
Ascoltare i sogni. Ascoltare le parole che raccontano i sogni. I sogni sono le uniche immagini invisibili. Guardare i volti delle persone che raccontano questi sogni. Filmare. Registrare. Osservare la città che sogna. E poi, di ascolto in ascolto, arrivare al film.
montaggio e regia video Stefano Massari
immagini Gregorio Fiorentini, Stefano Massari
collaborazione Giancarlo Sissa
produzione Teatro delle Ariette
realizzato nel marzo 2008 durante la residenza "Libert&eacure;s de séjour" del Teatro delle Ariette a Le Channel, Scène nationale di Calais
durata 50'
I sogni di una città, degli abitanti di una città, i sogni.
Quelli che si fanno a occhi aperti e quelli che si fanno nel sonno, nel buio del sonno.
I sogni che ci sorprendono sempre, tanto sono veri e misteriosi.
Quali sono i sogni di Calais, città di vento e di gabbiani?
Normalmente si pensa che gli attori amino molto parlare di fronte a un pubblico che li ascolta, che potrebbero parlare delle ore senza fatica. Che quando aprono la bocca hanno sempre qualcosa da dirci, come profeti, maestri o professori.
Senza contraddire questo comune pensiero, la nostra azione vuole sottolineare il fatto che noi amiamo ascoltare in silenzio e che non c'è dialogo, confronto e incontro senza la meraviglia dell'ascolto.
Ascoltare i sogni. Ascoltare le parole che raccontano i sogni. I sogni sono le uniche immagini invisibili. Guardare i volti delle persone che raccontano questi sogni. Filmare. Registrare. Osservare la città che sogna. E poi, di ascolto in ascolto, arrivare al film.