26/01/2021
MORENA
Cari Paola e Stefano, è una bellissima storia. La mia immaginazione leggendola ha viaggiato nelle strade vicino a casa vostra, nella vostra casa e nella gioia che la signora dal berretto blu può aver provato nell'entrare nella camera da letto dopo così tanto tempo.
Sapete, anche io vi conosco da tanti anni, sono venuta alle Ariette quando ancora era solo agriturismo, anche io non ero sola ed ero molto innamorata. Pioveva, anzi diluviava. Ci avevano detto che li' c'era un agriturismo dove davvero si mangiavano solo cose di stagione e da voi coltivate e prodotte. Ci siamo arrivati di sera con una vecchia 500 dopo aver sbagliato strada un paio di volte, era ottobre. Abbiamo bussato e ci ha aperto Stefano che ci ha fatto entrare nella saletta a sinistra, calda, silenziosa, dove veniva spontaneo parlare con poca voce e avvicinarsi per farsi sentire. Invece Paola l'avevo intravista in cucina dalla porta appena un po' aperta. Fu molto carino tanto che ritornammo una seconda volta e mangiammo in una stanza dove c'era una libreria con libri di Pasolini e, forse, di teatro. Questa seconda volta la ricordo con meno chiarezza.
Mai avrei pensato che poi quella strada l'avrei percorsa tante volte per venire alle Ariette, agli spettacoli, alle vostre ospitalità.
La persona che era con me non sa niente del vostro teatro, delle vostre storie e delle storie che grazie alla vostra umanità nel deposito si incrociano. Io invece, poi da sola, vi ho di nuovo incontrato e ne sono felice. Vi abbraccio. More
Sapete, anche io vi conosco da tanti anni, sono venuta alle Ariette quando ancora era solo agriturismo, anche io non ero sola ed ero molto innamorata. Pioveva, anzi diluviava. Ci avevano detto che li' c'era un agriturismo dove davvero si mangiavano solo cose di stagione e da voi coltivate e prodotte. Ci siamo arrivati di sera con una vecchia 500 dopo aver sbagliato strada un paio di volte, era ottobre. Abbiamo bussato e ci ha aperto Stefano che ci ha fatto entrare nella saletta a sinistra, calda, silenziosa, dove veniva spontaneo parlare con poca voce e avvicinarsi per farsi sentire. Invece Paola l'avevo intravista in cucina dalla porta appena un po' aperta. Fu molto carino tanto che ritornammo una seconda volta e mangiammo in una stanza dove c'era una libreria con libri di Pasolini e, forse, di teatro. Questa seconda volta la ricordo con meno chiarezza.
Mai avrei pensato che poi quella strada l'avrei percorsa tante volte per venire alle Ariette, agli spettacoli, alle vostre ospitalità.
La persona che era con me non sa niente del vostro teatro, delle vostre storie e delle storie che grazie alla vostra umanità nel deposito si incrociano. Io invece, poi da sola, vi ho di nuovo incontrato e ne sono felice. Vi abbraccio. More
LE VOSTRE RISPOSTE A "UN GIORNO"
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13/01/2021 DANIELA
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