01.04.2014
ROBERTA TREBBI

Dopo il 23 marzo 2014
Ho decantato qualche giorno dopo la domenica.

Perché il dubbio? Mi sono sentita un po' inadeguata nell'ascoltarvi ma peraltro vera quindi mi devo accettare.
È stato interessante ascoltare voi addetti ai lavori, più o meno narcisi al posto nostro.

Ammetto che di fronte ad alcuni ho provato un sentimento di stanchezza, e poi ha prevalso una generosità ragionata all'ascolto. Chi più sa deve essere ascoltato.....poi però ognuno e' libero di apprezzare l'"espressione teatro" che preferisce.

Questo incontro, e altri se ci saranno, ci narrano le strade teoriche che percorrete per arrivare a ciò che poi ci mostrate.

Come spettatori ci poniamo in ascolto.
Mi azzardo a dire, da spettatore, che c'è un teatro che ci parla, un altro che si parla o che ci parla ma quel che ci dice possiamo o non capirlo, o capirlo e non apprezzarlo.

Stefano, credo che chi vi segue avverta la generosità del dialogo, la profondità della ragione d'essere della natura, degli animali e degli animali umani, anche l'umiltà nel porvi.

Se Paola, tu e Maurizio avete fallito, come hai ipotizzato, in quanto siamo assidui alle vostre proposte (dirette ed indirette) ed oggi a poco altro che comunque scegliamo, e' evidente che è un "fallimento di successo" viste le persone che vi seguono!

Lo percepisco come un teatro certificato rispetto a dei contenuti che sento coincidere con i miei; sento che ci sono cose che non ascolterò mai e non vedrò mai sia nei vostri lavori sia in quelli di altri teatranti che ospitate...sono tranquilla che parola e gesto anche quando forti per la mia inadeguatezza, saranno rispettosi di tutti gli esseri....
La morte reale di un essere vivente per rappresentare la morte per me non è nemmeno da contemplare.
A mio parere voi esprimete contenuti di rispetto universale

Con amicizia Roberta