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23.03.2014
NERIO ZUCCHINI
Il teatro è sempre stato a fianco degli uomini a rappresentare le ansie , le felicità i dolori e le proprie contraddizioni .
Le tragedie greche forse sono le prime manifestazioni di quella società ancora arcaica dove ancora la
"legge" e le "regole" non erano presenti ma venivano rappresentate a dimostrazione di come gli uomini si relazionavano tra loro .
Nel tempo abbiamo avuto il teatro di "strada", per le vie e nelle piazze delle città e il teatro come edificio chiuso è relativamente recente.
I mondi, quello del pubblico e quello degli attori diventano un mondo unico nella rappresentazione che va in scena.
E noi come viviamo questo momento??
Personalmente nei contenuti e nelle rappresentazioni del teatro vedo rispecchiate le paure, le ansie, le soluzioni, le felicità, i drammi del genere umano.
Forse non ci domandiamo mai chi siamo e dove andiamo.
È molto più facile avere che essere.
La nostra Società è molto proiettata all'avere, al possesso delle cose e ai beni;
è molto più impegnativo "essere". Essere delle persone che si relazionano e cercano di arricchirsi interiormente.
Purtroppo in questi anni abbiamo assistito a come è stata trattata la "cultura" dai nostri governi. Tagli alla scuola, al cinema, al teatro.
Ricordo che, già anni fa, al teatro di Sarsina gli attori ad inizio spettacolo fecero un appello ai governanti affinché non cancellassero i finanziamenti al teatro. Parole che non hanno dato i risultati auspicati.
Investire nella cultura significa produrre uomini e donne che migliorano il proprio essere e di conseguenza la Comunità.
Allora perché teatro??
Perché il teatro rappresenta il modo per mantenere vive le nostre coscienze, per emozionarsi, per crescere.