05/12/2020
IRENE
Cari, che belle le vostre parole, e come mi risuonano dentro, come se fossero espressione stessa dei miei pensieri, non ancora del tutto da me formulati.
Letta la vostra prima mail, avrei voluto rispondere, ma poi non l'ho fatto, in attesa di trovare le giuste parole o forse che mi sgorgassero come un fiume in piena, ma poi non mi sono più fermata li, da sola con me, ad ascoltarmi, ed ho rimandato.
Poco prima di leggervi, avevo partecipato ad un breve webinar sulla"scrittura creativa del paesaggio", con la collaborazione del caro Luca(Dal Pozzo), mio ex compagno del vostro corso post terremoto a Cento, e del quale sto seguendo da poco un laboratorio teatrale; questo breve percorso mi ha smosso pensieri e parole che ho cominciato a buttare giù, parlano di me, ma sono scritte in terza persona, come per prenderne quasi distanza, poiché raccontano cose molto personali; il fatto curioso è che, mentre le scrivevo, immaginavo Paola a narrarle, con il suo stile così particolare, la sua espressività unica, il suo sguardo sgranato e penetrante, che passa con quella immediatezza dallo stupore alla malinconia alla follia alla contemplazione del sogno, e con quel tono che lo segue mutando al variare delle emozioni.
E, sebbene vi abbia seguito sporadicamente in questi anni, ho sentito n.1: che mi mancavate, n.2: che mi avevate" lasciato qualcosa", che probabilmente avevate "seminato” un po’ anche me, così come fate con i vostri campi, con il vostro orto.
Non so se mai finirò ciò che ho iniziato a scrivere, disciplina e costanza non mi hanno mai assistita, e questo in sé non ha gran importanza, ma se ciò mai dovesse accadere, so che vorrei che questo scritto andasse solo a Voi, solo Paola riuscirebbe a rendergli merito, perché anche se parla di me, l'ho scritto ispirata pensando a lei che raccontava.
E ciò detto, vi saluto, vi abbraccio, e spero di poter tornare a godere al più presto dei vostri spettacoli, quali l'ultimo, il meraviglioso “E tornarono gli animali".
LE VOSTRE RISPOSTE A "LA PAURA DEL VUOTO"
05/12/2020 FRANCESCA - GRAZIE...
05/12/2020 NOEMI
05/12/2020 CAMILLA
05/12/2020 GIULIANO - A Pasqui, Paola e al Teatro delle Ariette.
05/12/2020 GRETA
05/12/2020 PIERLUIGI
05/12/2020 CLAUDIA
05/12/2020 NERIO
05/12/2020 CARLA - PAURA DEL VUOTO
05/12/2020 GRETA - PAROLE NUOVE
05/12/2020 ILVA
05/12/2020 IRENE
05/12/2020 RAFFAELLA - RISPOSTA ALL'APPELLO!
05/12/2020 DUILIO
05/12/2020 DANIELA - MI MANCATE
06/12/2020 FERRO - UN GRANDE ABBRACCIO. FERRO
06/12/2020 STEFANO - IL BLUES DEL FONDITORE
06/12/2020 ANDREA
07/12/2020 ELIA
07/12/2020 LAURA
07/12/2020 DUILIO
08/12/2020 MARIA GIULIA - RISPONDENDO
08/12/2020 GERMANA - VI RISPONDO VOLENTIERI!
08/12/2020 VALENTINA - Risposta a La paura del vuoto di Valentina
08/12/2020 BARBARA - LIBRO DI LUISA
09/12/2020 MARCO
09/12/2020 DONATELLA - LIBRO DI LUISA
12/12/2020 LUISA
13/12/2020 STEFANIA
14/12/2020 ROSSELLA - UNA QUESTIONE DI RITMO
17/12/2020 VALENTINA - SALUTI DA PARIGI
18/12/2020 ANDREA
Cari, che belle le vostre parole, e come mi risuonano dentro, come se fossero espressione stessa dei miei pensieri, non ancora del tutto da me formulati.
Letta la vostra prima mail, avrei voluto rispondere, ma poi non l'ho fatto, in attesa di trovare le giuste parole o forse che mi sgorgassero come un fiume in piena, ma poi non mi sono più fermata li, da sola con me, ad ascoltarmi, ed ho rimandato.
Poco prima di leggervi, avevo partecipato ad un breve webinar sulla"scrittura creativa del paesaggio", con la collaborazione del caro Luca(Dal Pozzo), mio ex compagno del vostro corso post terremoto a Cento, e del quale sto seguendo da poco un laboratorio teatrale; questo breve percorso mi ha smosso pensieri e parole che ho cominciato a buttare giù, parlano di me, ma sono scritte in terza persona, come per prenderne quasi distanza, poiché raccontano cose molto personali; il fatto curioso è che, mentre le scrivevo, immaginavo Paola a narrarle, con il suo stile così particolare, la sua espressività unica, il suo sguardo sgranato e penetrante, che passa con quella immediatezza dallo stupore alla malinconia alla follia alla contemplazione del sogno, e con quel tono che lo segue mutando al variare delle emozioni.
E, sebbene vi abbia seguito sporadicamente in questi anni, ho sentito n.1: che mi mancavate, n.2: che mi avevate" lasciato qualcosa", che probabilmente avevate "seminato” un po’ anche me, così come fate con i vostri campi, con il vostro orto.
Non so se mai finirò ciò che ho iniziato a scrivere, disciplina e costanza non mi hanno mai assistita, e questo in sé non ha gran importanza, ma se ciò mai dovesse accadere, so che vorrei che questo scritto andasse solo a Voi, solo Paola riuscirebbe a rendergli merito, perché anche se parla di me, l'ho scritto ispirata pensando a lei che raccontava.
E ciò detto, vi saluto, vi abbraccio, e spero di poter tornare a godere al più presto dei vostri spettacoli, quali l'ultimo, il meraviglioso “E tornarono gli animali".
LE VOSTRE RISPOSTE A "LA PAURA DEL VUOTO"
05/12/2020 FRANCESCA - GRAZIE...
05/12/2020 NOEMI
05/12/2020 CAMILLA
05/12/2020 GIULIANO - A Pasqui, Paola e al Teatro delle Ariette.
05/12/2020 GRETA
05/12/2020 PIERLUIGI
05/12/2020 CLAUDIA
05/12/2020 NERIO
05/12/2020 CARLA - PAURA DEL VUOTO
05/12/2020 GRETA - PAROLE NUOVE
05/12/2020 ILVA
05/12/2020 IRENE
05/12/2020 RAFFAELLA - RISPOSTA ALL'APPELLO!
05/12/2020 DUILIO
05/12/2020 DANIELA - MI MANCATE
06/12/2020 FERRO - UN GRANDE ABBRACCIO. FERRO
06/12/2020 STEFANO - IL BLUES DEL FONDITORE
06/12/2020 ANDREA
07/12/2020 ELIA
07/12/2020 LAURA
07/12/2020 DUILIO
08/12/2020 MARIA GIULIA - RISPONDENDO
08/12/2020 GERMANA - VI RISPONDO VOLENTIERI!
08/12/2020 VALENTINA - Risposta a La paura del vuoto di Valentina
08/12/2020 BARBARA - LIBRO DI LUISA
09/12/2020 MARCO
09/12/2020 DONATELLA - LIBRO DI LUISA
12/12/2020 LUISA
13/12/2020 STEFANIA
14/12/2020 ROSSELLA - UNA QUESTIONE DI RITMO
17/12/2020 VALENTINA - SALUTI DA PARIGI
18/12/2020 ANDREA